Il dirigente esterno Giovanni Fusco presenzia all'inaugurazione del nuovo commissariato Spaccanapoli intitolato a Ciro De Rosa, agente dei falchi morto solo dei mesi prima in missione e suo caro collega. Fusco annuncia in quell'occasione che la figlia del compianto Vichy De Rosa entra al posto del padre nella squdra deii falchi. Poi Fusco presenta il nuovo vice questore Paola Ricci che dirigerà questo commissariato e che è appena arrivata da Genova. La Ricci si fa aspettare un pò, ma poi al termine di un discorso brevissimo annuncia che ha intenzione di catturare l'assassino di De Rosa.
In privato Fusco si lamenta con la Ricci di non esser stato messo a conoscenza della sua intenzione di indagare sulla morte di De Rosa e le ricorda che è suo diretto superiore. La Ricci invece lamenta il fatto che tutto l'organico è comporto da quello dell'ex questura di cui la nuova struttura prende il posto. Ci sono solo due persone nuove dell'elenco che lei aveva fatto. Fusco difende i suoi collaboratori e dice che sono ottimi agenti e quindi una risorsa e non un problema. La Ricci insiste dicenso che si era parlato di una ventatà di novità e Fusco le dice che per quello basta lei.
Ciccone si lamenta con Fusco perchè avevano patuito che che lui doveva passare in questura e l'altro avrebbe dovuto prendere il posto di dirigente. Fusco risponde che la Ricci gli è stata imposta e che comunque lui un posto di dirigente glielo aveva offerto. Ciccone conferma; ma dice che era ad Arzana e non poteva lawsciare sola la madre. Fusco fa capire che non ci può fare nulla. Poi Fusco viene fermato da Vitale che è furente per essere stato escluso dalla Ricci nelle indagini su De Rosa e vuole delle informazioni per portare avanti anche lui le indagini. Vitale dice che De Rosa per lui era come un padre e che non accetta di essere escluso dalle indagini. Vitalòe fa il nome di Sannino come presunto assassino; ma dice anche che la Ricci ha parlato direttamente con il suo superiore e che lui ha le mani legate.
Vitale chiama Fusco e lo incontra di nascosto. Gli dice di aver scoperto una cassetta in cui si dice che De Rosa era uno spacciatore; ma che non ha nessuna intenzione di infangare la sua memoria e che non vuole che si sappia in giro. Vitale dice che se anche De Rosa ha commesso una stupidagine dal momento che per lui è stato come un padre e gli ha insegnato tutto quello che sa fare in polizia, non vuole che si sappia in giro. Fusco fa notare a Vitale che spacciare non è una stupidaggine e che comunque non può fare più di tanto. Vitale ricorda che ha consegnato una medaglia in suo onore alla figlia e quindi deve inventarsi per forza qualcosa.
Mentre Sciacca e la Ricci interrogano Sannino; Vitale e Sorrentino hanno paura che quest'ultimo parli su come sono andate veramente le cose. All'improvviso entra Fusco e dice che il loro compito è finito con la cattura di Sannino e che a interrogarlo ci penseranno altri. Detto questo Fusco fa portare via Sannino ed esce. La Ricci esce dall'ufficio infuriata e nel corridorio incontra lo sguardo di Vitale che fa finta di nulla.