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Sovrintendente Salvatore Sciacca

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2008 19:54
25/03/2008 00:32
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Sovrintendente Salvatore Sciacca (Tony Sperandeo)

Salvatore Sciacca Dopo le disavventure vissute al commissariato Sant'Andrea, Sciacca vive il trasferimento al nuovo commissariato come un'occasione per ricominciare.

Da vecchio lupo solitario qual è non prende posizione nel conflitto fra la Ricci e Vitale.

Ha molte affinità con la Ricci, apprezza la sua intelligenza e il suo senso di giustizia, ma in alcuni casi comprende e condivide il "metodo" Vitale.
25/03/2008 07:46
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Il dirigente esterno Giovanni Fusco presenzia all'inaugurazione del nuovo commissariato Spaccanapoli intitolato a Ciro De Rosa, agente dei falchi morto solo dei mesi prima in missione e suo caro collega. Fusco annuncia in quell'occasione che la figlia del compianto Vichy De Rosa entra al posto del padre nella squdra deii falchi. Poi Fusco presenta il nuovo vice questore Paola Ricci che dirigerà questo commissariato e che è appena arrivata da Genova. La Ricci si fa aspettare un pò, ma poi al termine di un discorso brevissimo annuncia che ha intenzione di catturare l'assassino di De Rosa.

Gli agenti scoprono di esser stati messi tutti in uno stesso ufficio. Il più seccato è Ciccone che sperava di diventare vice questore e invece ora si deve accontentare di dividere uno stanzone con tutti. Man mano si salutano anche Vitale, Sorrentino, Sciacca e la De Rosa. Buon ultimo entra nel nuovo commissariato Battiston e la prima persona che vede è proprio Sciacco, il vecchio collega del Santandrea. La Ricci esce dal suo ufficio e chiama Sciacca e Battiston per discutere dell'uccisione di De Rosa. Vitale e Sorrentino prima che lei rientri con i due colleghi protestano in quanto vorrebbero partecipare anche loro alle indagini di quello che era inanzitutto un loro amico. La Ricci risponde che in quanto reoppo coinvolti non posso partecipare alle indagini. Questa è la regola.

La Ricci informa Battiston e Sciacca che si è sicura che l'assassino di De Rosa sia un certo Bruno Sannino. Questo Sannino gestiva una zona di spaccio e non è affiliato ad alcun clan. Proprio per questo è ricercato anche da alcuni clan che lo vogliono morto. E' riuscito a sfuggire dall'ultimo attentato che ha avuto uccidendo uno dei sicari. Sono sicuri che sia Sannino l'assassino perchè hanno intercettato una telefonata tra Isabella Iovine (la fidanzata di Sannino) e Renzo Marmorino detto Birillo (anche lui dedito allo spaccio) in cui i due fanno chiaramente riferimento all'uccisione di De Rosa da parte di Sannino. La Ricci è però sicura che la Iovine sa il nascondiglio di Sannino, ma che difficilmente li porterà a Sannino, perchè sospetta di essere cercata dalla polizia o perchè ha paura dei clan che vogliono ammazzare il suo fidanzato.

Battiston e Sciacca mentre stanno in postazione per un pattugliamento parlano del fatto che non credevano che avrebbero lavorato ancora insieme. In particolare Sciacca dice che credeva che il collega avrebbe messo su casa con sua sorella; ma l'altro gli fa notare che le storie finioscono. Sciacca gli fa notare che lui è uno di quesgli uomini che è bravissimo a farsi mollare. All'improvviso entra Vitale in auto e propone loro di cercare insieme l'assassino di De Rosa. Al momento dell'arresto lui si tirerà indietro in modo che la Ricci non sappia niente. Sciacca è perplesso nel disubidire a una dirigente. Battiston è assolutamente contrario.

La Ricci chiama Battiston e dice di fermare i due ragazzi in moto che inseguono la Iovine. Battiston esegue l'ordine e Sciacca scendo chiedendo libretto e patente ai due e facendo perdere loro di vista la Iovine.

Vitale e Sorrentino vanno via, ma il primo vede frecciare un uomo di Profeta nelle vicinanze e insospettendosi torna indietro. Sorrentino lo segue. Ritornano nel palazzo di Sonnino. Vitale scende dalla moto, getta il casco e corre all'iinseguimento dell'uomo. Sorrentino non capisce cosa sta succedendo a Vitale e poco dopo vede arrivare anche una pattuglia con la Ricci, Sciacca e Ciccone. Mentre Ciccone si affianca a Sorrentino; la Ricci e Sciacca partono anche loro all'inseguimento. Quando Vitale rientra nell'appartamento vede l'uomo che sta sparando a Sonnino firmandosi come mandato da Profeta. Vitale richiama la sua attenzione e lo spara. Poi Vitale sentendo rumori si affaccia la ringhiera e vede la Ricci salire. Quindi in breve tempo si avvicina a Sonnino, lo slaccia dalla catena con cui lo aveva legato per non farlo scappare in attesa di Fusco e gli dice "Ricordati che ti ho salvato la vita pezzo di merda". Quando la Ricci entra, Vitale si fa trovare vicino al cadavere dell'uomo di Profeta e dice che un suo informatore gli ha fatto una soffiata su quell'uomo. La Ricci non crede che lui non sapesse che l'altro uomo è Sannino.

Mentre Sciacca e la Ricci interrogano Sannino; Vitale e Sorrentino hanno paura che quest'ultimo parli su come sono andate veramente le cose. All'improvviso entra Fusco e dice che il loro compito è finito con la cattura di Sannino e che a interrogarlo ci penseranno altri. Detto questo Fusco fa portare via Sannino ed esce. La Ricci esce dall'ufficio infuriata e nel corridorio incontra lo sguardo di Vitale che fa finta di nulla.
25/03/2008 11:59
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Battiston affronta Vitale appena questo entra nell'ufficio e Sciacca vi si associa. I due vorrebbero delle scuse perchè prima ha chiesto loro di collaborare e poi ha fatto (come sempre) quel che vuole. Vitale, invece non ha nessuna intenzione di continuare la discussione e li evita. Nello stesso momento entra anche la Ricci che dice a Vitale di andare con lei nel suo ufficio che ha bisogno di parlargli.

Sciacca e Battiston interrogano il ragazzo ferito. Quest'ultimo dice che è tutto accaduto molto velocemente e che è impossibile che si sia trattato di una rapina perchè le persone che hanno sparato sono andati subito contro e non hanno parlato.

Vitale racconta a Sorrentino e alla De Rosa che sicuramente volevano ammazzare Alberto Marino e che non c'è stata nessuna rapina. Vorrebbe pedinarlo; ma è impossibile visto che la Ricci non stacca loro gli occhi di dosso già per la storia dell'assassino del padre. Vedendo Sciacca e Battiston arrivare, Sorrentino parla dietro. Sciacco lo sente, gli si avvicina e gli dice di parlargli sempre davanti se ha da dire qualcosa. La De Rosa chiede dell'interrogatorio del ragazzo e Battiston dice che il ragazzo non conferma la tesi della rapina di Marino e Vitale dice che questo è normale visto che Marino era un terrorista e che quello era un attentato a lui. Sia Sciacca, che Battiston dichiarano di non sapere nulla dei precedenti di Marino e questo da l'occasione a Vitale di sbeffeggiare battiston che però se la prende. I due vanno ben presto alle mani e vengono fermati dai colleghi. La Ricci che viene richiamata dal chiasso vede tutta la scena e fa una cazziata generale a tutti e dice che per combattere il crimine bisogna essere uniti e non uno contro l'altro e chi non è d'accordo con questo (riferendosi sopratutto a Battiston e Vitale) può anche chiedere il trasferimento.

Sciacca scopre il nominativo di Eugenio Ambrosino detto Gegè come possibile assassino della bambina. Naturalmente nel mirino avrebbe avuto il padre. Sorrentino conferma che è un uomo di Sciacca e che ha fatto sei anni di galera. Dopo un controllo di dati Sorrentino si accorge che è uscito solo la settimana scorsa. Questo fa credere per una vendetta visto che Marino aveva ucciso la sorella di Ambrosino molti anni prima. La Ricci dice a Sorrentino di riconvocare Marino e a Sciacca chiede degli esami di balistica dell'arma trovato sotto l'auto. Sciacca purtroppo dice che il tecnico si lamenta della scarsitaà di personale e invita i delinquenti di Napoli a sparare meno.

Ricci, Vitale, Sciacca e Battiston stanno guardano Marino già nella stanza dell'interrogatorio dalla telecamera nascosta. Sono pronti a fargli ammettere che non c'è mai stata una rapina; ma che Ambrosino gli ha ucciso la figlia per vendicare l'uccisione della sorella di quindici anni prima. La Ricci manda Vitale a interrogarlo. Vitale gli parla di Ambrosino e lo spinge a confessare; ma Marino conferma la tesi della rapina e quindi Vitale torna sconfitto. La Ricci dice a Vitale di trovare Ambrosino e a Sciacca e Battiston di continuare ad indagare sulla tesi della rapina. WSciacca dice di obbedire, ma in realtà è convinto che Vitale abbia ragione.

Battiston si lamenta con Sciacca ddel comportamento della Ricci. Da a Vitale che conosce meglio la città, ma che è inaffidabile il vero caso (è convinto anche lui che sia veritiera la tesi dell'attentato) e a loro da le bricciole. Sciacca dice che Ambrosino in realtà si chiama Cammarata e anche loro hanno un bel pò da scoprire.

Sciacca e Battiston vanno da Cammarota e lo informa che la sua pistola è risultata l'arma del delitto di una bambina. Il tizio dice che è impossibile perchèl'arma l'ha conservata nel solito posto; ma quando la va a cercare non la trova.

Ricci, Sorrentino e Vitale interrogano Ambrosino, ma lui non solo non confessa ma dice che è un incubo e che lui non è mai stato in quel posto e che non ha ucciso nessuno. Quando i tre ritornano dall'interrogatorio Battiston e Sciacca dicono che hanno risolto loro il caso. Indagando sull'arma hanno scoperto che il nipote di Cammarota (Rino Tirozzi) è compagno di classe di Roberto Miranda, il ragazzo compito di scriscio e che tutt'ora è in ospedale. Quindi l'attentato non era contro Marino, ma contro Miranda e Tirozzi avrebbe sbagliato il tiro. Resta da capire il movente.

La Ricci decide di interrogare sia Miranda che Tirozzi. Dopo un pò Sciacca gli comunica che Tirozzi è introvabile e che hanno diramato la sua foto a tutti i commissariati.

Miranda invece è nell'altro ufficio che aspetta. La Ricci dice a Ciccone di entrare nella stanza quando lei guarda la telecamera.

La Ricci si scusa con il ragazzo di averlo convocato senza dirgli il motivo e gli chiede un ultimo favore; visto che hanno trovato il colpevole, le chiede di riconoscere anche il complice. Ricci gli fa vedere la foto di Cicconi e lui lo riconosce come colpevole; dopodichè la Ricci guarda verso la telecamera e Cicconi entra in stanza. La Ricci presenta il commissario Ciccone al ragazzo e gli chiede quanti innocenti vuole far finire in carcere. Dopodichè scaraventa sul tavolo tutte le foto segnaletiche della bambina uccisa e gli grida che quello che ha fatto non è uno scherzo. Miranda si mette a piangere e confessa che lui era solo il palo di una rapina con i suoi compagni di classe Rino e Luca. Con le indicazioni che la Ricci da di Luca, Battiston e Sciacca lo vanno ad arrestare.
30/03/2008 15:39
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Nell'appartamento in cui Coppola e Marciano sono alle prese con la ragazza dall'accappatoio verde arrivano Sciacca, Battiston e Vitale. Appena Vitale vede la ragazza, si fa riconoscere e lei subito diventa docile. La Marciano crede che sia stata violentata. La ragazza conferma, ma dice che non vuole andare in ospedale così Vitale promerttendolo gli prende una coperta e le dice di venire con lui.

Sciacca sta interroganto Elena. Si viene a sapere che batteva e Vitale è riuscito a toglierla dalla strada e a trovargli un lavoro. Durante l'interrogatorio Sciacca cerca di far capire alla ragazza che solo dicendo chi è stato potrà essere protetta. In seguito arriva anche Vitale e dice alla ragazza che il collega ha ragione. Ma la ragazza gli rivelòa che è stata violentata da un cliente. Si è infatti licenziata dal lavoro che le aveva trovato perchè non le piaceva ed ha ricominciato a prostituirsi.

Battiston e Sciacca ritornano nell'appartamento vicino a quello di Elena e cercano di parlare con la ragazza che li ha chiamati, ma i genitori lo impediscono. Quando però Battiston e Sciacca raggiungono Vitale fuori dal palazzo, la ragazzina si fa viva e dice di voler testimoniare. Così la portano in questura.

Vitale, Sciacca e Ricci sono presenti all'interrogatorio della ragazzina. Lei dice che non è la prima volta che picchiano Elena e per la verità non è l'unica a subire quella sorte. Ci sono un gruppo di uomini di numero variabile che richiede il piazzo sulla casa a tutte le persone di quel palazzo. Prima che possa dire altre cose arrivano i genitori e minacciano di avviare a procedure legali, se importunano ancora la figlia. Sciacca e Vitale vorrebbero trattenerla con la forza; ma la Ricci la lascia portare via dai genitori non volendole procurare altra sofferenza. Quando Vitale e Sciacca, però le spiegano cosa si intende per pizzo sulla casa la Ricci giura che questa le mancava; così accetta che Vitale indaghi attraverso i suoi informatori, ma con Sciacca e battiston alle calcagna.

Vitale, Sciacca e Battiston vanno da questi informatori; ma gli ultimi due restano fuori da un bar in cui Vitale entra. Vitale in quel bar incontra Profeta che però come al solito dice che non sa niente di chiede il pizzo alle case, pur ammettendo che è una cosa che non gli piace e che se trova chi fa questa cosa non si comporterà bene con loro.

All'uscita Vitale dice a Battiston e Sciacca che il suo informatore non ne sa niente e che quindi dovranno insistere con Elena.

Sciacca fa vedere delle foto segnaletiche al fine di farle riconoscere le due persone che l'hanno violentata. Nel frattempo la Marciano entra dicendo alla Ricci di aver trovato Ciccarelli. Poi la Ricci chiede a Ciccone di accompagnarla; ma lui le dice che non va con lei perchè ha capito che vuole incastrare Valente e lui non tradisce gli amici. Quando Valente vede uscire la Ricci chiede a Ciccone cosa è successo e lui solo dopo un pò gli confessa che lei sta andando da Ciccarelli. Valente fa a tempo ad avvertire Sorrentino, che si fa trovare fuori dalla questura assieme alla De Rosa si seguire la Ricci e di trovare Ciccarelli prima di lei. Sorrentino parte da solo, lasciando la De Rosa con Vitale. In seguito arriva Sciacca e consegna a vitale le schede dei due personaggi riconosciuti da Elena.
[Modificato da zon@ venerdi 30/03/2008 15:59]
30/03/2008 19:54
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Silla reincontra Battiston e Sciacca. Dopo gli abbracci di rito, dice loro che è diventato un falco. Battiston allora gli dice di stare attento al suo capo e Sciacca conclude che in questo commissariato c'è gente che è troppo impegnata a salvare il mondo per accorgersi di lui. Silla commenta che il primo incontro con gli altri falchi non è stato il massimo; ma in compenso la "falchetta" è carina.

Sciacca e Battiston trovano un ambulante con un carico di pezzi di elettronica rubati e interrogandolo cercano di sapere chi gli ha venduto quelle merci.

Silla parla con Sciacca e Battiston dei suoi problemi di inserimento nei falchi e in particolari della poca considerazione da parte di Vitale. Battiston dice che Vitale non può permettersi di giudicare le persone senza neanche conoscerle; Sciacca invece dice al collega che deve solo farsi conoscere ed apprezzare.

Sciacca telefona a Battiston e gli racconta di non aver trovato il ricettatore di elettronica; ma è riuscito a beccare la madre e fingendosi un ricettatore gli ha dato tante informazioni.

Sciacca consiglia a Battiston mentre stanno facendo un appostamento di non mettersi contro Vitale, perchè in quel caso di metterebbe contro l'intera caserma. Battiston dice che non gli piaciono i suoi traffici e il fatto che fa sempre quello che gli pare.
[Modificato da zon@ venerdi 30/03/2008 20:23]
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