La Ricci, dopo aver affrontato tutti i negozianti che non vogliopno regolarizzarsi; deve affrontare Vitale che entra come una furia nel suo ufficio raccontandole che grazie a una sua retata ha fatto fallire il suo piano. La Ricci le risponde che dovrebbe essere a conoscenza di tutto e che se lo fosse stata tutto questo non sarebbe successo.
Vitale dopo aver parlato con Fusco, riferisce a De Rosa e Sorrentino che dice che loro devono darsi una calmata perchè il dirigente è la Ricci. In quel momento sbuca proprio la Ricci, che sentendo quello che si sono detti conferma che le cose stanno prorio così. Non solo rincarando la dose dice a Vitale che finora ha fatto quello che ha voluto; ma da adesso in poi se vuole continuare così può cercarsi un'altro commissariato. Nel frattempo arriva Silla e si presenta alla Ricci e ai tre colleghi. M;a i tre colleghi non gli danno assolutamente retta.
Valenti, De Rosa e Sorrentino stanno facendo una riunione per capire il da farsi sul caso della compravvendita di armi. E' presente anche Silla, ma nessuno lo prende in considerazione. A un certo punto la Ricci bussa alla porta (che è bloccata da una sedia) e Silla che vorrebbe aprire viene fermato. Poi però va ad aprire Sorrentino. La Ricci annuncia che ha letto il prospetto del caso e visto che è di competenza di un'altra zona lo ha passato a colleghi di un'altra questura.
Fusco si lamenta con la Ricci che la storia delle licenze del mercato e dei parcheggiatori abusivi sta creando un sacco di polverone e non piace a tutti. La Ricci dice che piacerà ad altri e che non si può accontentare tutti. Fusco uscendo le ricorda che la questura di Secondigliano ha difficoltà a seguire anche il caso del traffico d'armi ed ha chiesto che tornasse qui. La richiesta è stata accettata.
Una commerciante arriva in questura e chiede alla Ricci di dirle un posto in cui può mettersi con la sua bancarella senza disturbare nessuno. La Ricci cerca di far capire che deve avere la liocenza e che non può fare favoritismi a lei, se no dovrebbe farli a tutti.
Il politico e sua moglie vengono a lamentarsi per la multa ricevuta. La Ricci li riceve (Coppola fa da piantone) e rimane inflessibile dicendo che proprio perchè è un politico bisogna dare il buon esempio ai propri elettori. La moglie lo prende male dicendo al marito che allora "è proprio vero che non conta un cazzo". Coppola invece è contento che la Ricci riesce a far rispettare le regole a tutti.
La Ricci chiede a Coppola se si trova bene con la Marciano e lui ammette che lei crede che non debba restare in questa questura. La Ricci invece lo incoraggia e dice che se hanno accettato che lavorasse nella stessa questura, è solo per la sua determinazione.
Si deve controllare anche il locale del padre di Coppola e la Marciano consiglia alla rRicci di non farlo partecipare. La Ricci si avvicina a Coppola e dice che capisce se non se la sente. Coppola invece dice che per lui non c'è problema e vuole partecipare.
Così la Ricci con Marciano e Coppola si presenta nel locale del padre di quest'ultimo e chiede la licenza. Purtroppo il locale non è in regola e la Ricci deve farlo chiudere. Il fratello minaccia Coppola e il padre li guarda preoccupati. La Ricci dice a Coppola che purtroppo non può evitare la chiusura e lui le risponde che non deve spiegarle niente.
Durante un'interrogatorio la mercante aggredisce la Ricci e la butta atterra mettendole le mani alla gola. Nel rialzarsi la vedono anche Vitali e Sorrentino che hanno arrestato i trafficanti di armi. Battiston la aiuta e la porta in un'altra stanza.
Mentre Silla si accinge a partire con la sua moto, la De Rosa lo gurda senza farsi notare; ma Silla pur accorgendosene fa finta di niente e va via. Coppola si ritrova a mangiare da solo dopo che il fratello gli nega il saluto. Infine Battiston rivela alla Ricci che ha le prove che Vitale ha indagato sul casoDe Rosa e lui lo sa perchè gli ha fornito proprio lui il dossier.
[Modificato da zon@ venerdi 30/03/2008 20:32]