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Ispettore Superiore Sergio Vitale

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2008 19:49
24/03/2008 23:57
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Ispettore Superiore Sergio Vitale (Rolando Ravello)

Sergio Vitale Sergio Vitale è il capo della squadra dei Falchi. Poliziotto esperto ed energico, è un profondo conoscitore del territorio e delle sue leggi. Duro, impulsivo, insubordinato alle regole, ha una personale visione della giustizia. Diversamente dalla Ricci, con cui sin dall'inizio entra in conflitto pur condividendone gli obiettivi, Vitale crede che per combattere il crimine a Napoli la strada migliore sia quella del contenimento e non la lotta senza tregua che il vicequestore ha deciso di intraprendere.

È un uomo dalla scorza dura che nasconde, però, una grande fragilità. È dotato di una profonda umanità che lo spinge a difendere i più deboli a tutti i costi, anche rischiando di compromettere la sua vita.

La famiglia, per Vitale, è molto importante. Tanto è duro e tosto al lavoro, quanto è tenero e dolce con la moglie Luisa e la figlia Maddalena, una simpatica bambina di sei anni. È molto protettivo con i suoi, soprattutto con la sorella Cristiana, una ragazza fragile e introversa, che vive con loro.
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Il dirigente esterno Giovanni Fusco presenzia all'inaugurazione del nuovo commissariato Spaccanapoli intitolato a Ciro De Rosa, agente dei falchi morto solo dei mesi prima in missione e suo caro collega. Fusco annuncia in quell'occasione che la figlia del compianto Vichy De Rosa entra al posto del padre nella squdra deii falchi. Poi Fusco presenta il nuovo vice questore Paola Ricci che dirigerà questo commissariato e che è appena arrivata da Genova. La Ricci si fa aspettare un pò, ma poi al termine di un discorso brevissimo annuncia che ha intenzione di catturare l'assassino di De Rosa.

Gli agenti scoprono di esser stati messi tutti in uno stesso ufficio. Il più seccato è Ciccone che sperava di diventare vice questore e invece ora si deve accontentare di dividere uno stanzone con tutti. Man mano si salutano anche Vitale, Sorrentino, Sciacca e la De Rosa. Buon ultimo entra nel nuovo commissariato Battiston e la prima persona che vede è proprio Sciacco, il vecchio collega del Santandrea. La Ricci esce dal suo ufficio e chiama Sciacca e Battiston per discutere dell'uccisione di De Rosa. Vitale e Sorrentino prima che lei rientri con i due colleghi protestano in quanto vorrebbero partecipare anche loro alle indagini di quello che era inanzitutto un loro amico. La Ricci risponde che in quanto troppo coinvolti non posso partecipare alle indagini. Questa è la regola.

Ciccone si lamenta con Fusco perchè avevano patuito che che lui doveva passare in questura e l'altro avrebbe dovuto prendere il posto di dirigente. Fusco risponde che la Ricci gli è stata imposta e che comunque lui un posto di dirigente glielo aveva offerto. Ciccone conferma; ma dice che era ad Arzana e non poteva lawsciare sola la madre. Fusco fa capire che non ci può fare nulla. Poi Fusco viene fermato da Vitale che è furente per essere stato escluso dalla Ricci nelle indagini su De Rosa e vuole delle informazioni per portare avanti anche lui le indagini. Vitale dice che De Rosa per lui era come un padre e che non accetta di essere escluso dalle indagini. Vitalòe fa il nome di Sannino come presunto assassino; ma dice anche che la Ricci ha parlato direttamente con il suo superiore e che lui ha le mani legate.

Vitale e Sorrentino si lamentano del comportamento della Ricci per le indagini sull'omicidio De Rosa e Vitale dichiara che vuole assolutamente fare delle indagini a parte. Sorrentino dice che ci sta. Ma entrambi concordano nel tenere fuori la figlia. Entra Ciccone e li informa che la Ricci vuole che i due interrogano due pazze che sono state portate in commissariato. Vitale e Sorrentino approfittano per dire a Ciccone che era lui che meritava il posto della Ricci e che comunque per loro è il vero capo. Poi Vitale chiede a Ciccone di interrogare al suo posto una delle due donne perchè lui ha una piista da seguire e quest'ultimo accetta senza problemi.

Battiston e Sciacca mentre stanno in postazione per un pattugliamento parlano del fatto che non credevano che avrebbero lavorato ancora insieme. In particolare Sciacca dice che credeva che il collega avrebbe messo su casa con sua sorella; ma l'altro gli fa notare che le storie finioscono. Sciacca gli fa notare che lui è uno di quesgli uomini che è bravissimo a farsi mollare. All'improvviso entra Vitale in auto e propone loro di cercare insieme l'assassino di De Rosa. Al momento dell'arresto lui si tirerà indietro in modo che la Ricci non sappia niente. Sciacca è perplesso nel disubidire a una dirigente. Battiston è assolutamente contrario.

Vitale ritorna in sede e cerca senza farsi vedere dalla Ricci informazioni sul caso dalla scrivania di Battiston. La De Rosa lo vede e gli chiede prima se ha scoperto qualcosa e poi di poterlo seguire. Quando Vitale le dice che non può; lei gli chiede per lo meno di arrestare l'assassino del padre. Vitale risponde che non mancherà.

Vitale va dal boss Profeta e con irruenza gli dice che doveva avvertirlo se sapeva qualcosa sulla morte di un suo collega; visto che l'assassino ha ammazzato uno dei suoi uomini. Profeta prova a negare, ma dopo che Vitale gli fa vedere la foto ammette che doveva un favore, ma che adesso non se ne occupa più. Rimangono che se Profeta sa qualcosa sul caso avvertirà Vitale. Prima che Vitale vada via; però Profeta gli dice che è stato Birillo a trovargli sicuramente il nascondiglio.

Vitale va a trovare Birillo mentre si sta drogando assieme ad altre persone e prendendolo si forza lo spinge a confessare dove si trova Sannino sporgendolo da un balcone. Dopo la confessione riceve una chiamata di Sorrentino che lo informa che la Ricci si è mossa e provabilmente sa qualcosa. Vitale ammette di ssapere dove si trova Sannino; ma Sorrentino pretende di esserci anche lui.

Vitale e Sorrentino entrano nel palazzo dove vive Sonnino e riescono a sorprenderlo. Quando entrano Sorrentino va a controllare che non ci sia nessun'altro in casa; mentre Vitale lo immobilizza. Poi appena torna Sorrentino lo prende di peso e lo sbatte a terra cominciandolo a pestare. Vitale lo ferma, ma Sorrentino gli fa notare che ha ammazzato De Rosa. Sannino dice che ha ammazzato uno che gli forniva la droga, uno spacciatore. Questa dichiarazione provoca un'altra reazione violenta da parte di Sorrentino. A questo punto Vitale prende il controllo della situazione e dice che se non ha prove di quello che dice gli arriverà un colpo di pistola nella nuca. Sannino dice di avere una cassetta nell'armadietto in bagno. Sorrentino la trova, ma a quel punto inizia ad aver il sospetto che Vitale sapesse di De Rosa. Vitale non gli da una risposta esauriente e gli dice di aspettarlo lì. Poi scappa via.

Vitale chiama Fusco e lo incontra di nascosto. Gli dice di aver scoperto una cassetta in cui si dice che De Rosa era uno spacciatore; ma che non ha nessuna intenzione di infangare la sua memoria e che non vuole che si sappia in giro. Vitale dice che se anche De Rosa ha commesso una stupidagine dal momento che per lui è stato come un padre e gli ha insegnato tutto quello che sa fare in polizia, non vuole che si sappia in giro. Fusco fa notare a Vitale che spacciare non è una stupidaggine e che comunque non può fare più di tanto. Vitale ricorda che ha consegnato una medaglia in suo onore alla figlia e quindi deve inventarsi per forza qualcosa.

Vitale torna a casa di Sannino e vede che Sorrentino lo ha pestato a sangue e lo ha ridotto quasi in fin di vita. Sorrentino si giustifica dicendo che lo guardava. Vitale dice a Sorrentino di andare via e di ricordarsi di non essere mai stati li. Di Sannino se ne occuperà Fusco.

Vitale e Sorrentino vanno via, ma il primo vede frecciare un uomo di Profeta nelle vicinanze e insospettendosi torna indietro. Sorrentino lo segue. Ritornano nel palazzo di Sonnino. Vitale scende dalla moto, getta il casco e corre all'iinseguimento dell'uomo. Sorrentino non capisce cosa sta succedendo a Vitale e poco dopo vede arrivare anche una pattuglia con la Ricci, Sciacca e Ciccone. Mentre Ciccone si affianca a Sorrentino; la Ricci e Sciacca partono anche loro all'inseguimento. Quando Vitale rientra nell'appartamento vede l'uomo che sta sparando a Sonnino firmandosi come mandato da Profeta. Vitale richiama la sua attenzione e lo spara. Poi Vitale sentendo rumori si affaccia la ringhiera e vede la Ricci salire. Quindi in breve tempo si avvicina a Sonnino, lo slaccia dalla catena con cui lo aveva legato per non farlo scappare in attesa di Fusco e gli dice "Ricordati che ti ho salvato la vita pezzo di merda". Quando la Ricci entra, Vitale si fa trovare vicino al cadavere dell'uomo di Profeta e dice che un suo informatore gli ha fatto una soffiata su quell'uomo. La Ricci non crede che lui non sapesse che l'altro uomo è Sannino.

Mentre Sciacca e la Ricci interrogano Sannino; Vitale e Sorrentino hanno paura che quest'ultimo parli su come sono andate veramente le cose. All'improvviso entra Fusco e dice che il loro compito è finito con la cattura di Sannino e che a interrogarlo ci penseranno altri. Detto questo Fusco fa portare via Sannino ed esce. La Ricci esce dall'ufficio infuriata e nel corridorio incontra lo sguardo di Vitale che fa finta di nulla.

Infine Vitale che torna a casa abbracciando la figlia e salutando la moglie e la sorella. Poi si rinchiude in una stanza e ascolta la cassetta che incrimina de Rosa. Dopo averla ascoltata la nasconde con lo scoch nella parte laterale di un cassetto della sua mobilia.
25/03/2008 11:58
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Vitale è andato da Fusco per assicurarsi che fine ha fatto Sonnino. Fusco non glielo vuole dire e di limita a comunicare che è stato sistemato. Vitale capisce che gli ha offertto qualcosa perchè lui non parli e protesta perchè dopo tutto è l'assassino del loro collega. Fusco gli ricorda che dopo tutto De Rosa era uno spacciatore. Fusco chiede a Vitale la fine della cassetta e lui dice che è sparita.

Battiston affronta Vitale appena questo entra nell'ufficio e Sciacca vi si associa. I due vorrebbero delle scuse perchè prima ha chiesto loro di collaborare e poi ha fatto (come sempre) quel che vuole. Vitale, invece non ha nessuna intenzione di continuare la discussione e li evita. Nello stesso momento entra anche la Ricci che dice a Vitale di andare con lei nel suo ufficio che ha bisogno di parlargli.

La Ricci dice a Vitale che non si bene la storia che era da Sonnino per caso per cui visto che è stato catturato se ammette che nonostante gli era stato comandato di non indagare lo ha fatto lo stesso, non saranno presi provvedimenti disciplinari nei suoi confronti. Vitale dice che lui obbedisce agli ordini e che lo ha fatto anche in quell'occasione. I due vengono interrotti da un poliziotto che avverte la Ricci di un omicidio e che Fusco gha detto che ha priorità assoluta.

Ciccone sta interrogando nello studio della Ricci il signor Marino, il padre cioè della bambina uccisa. Entra Vitale e accusa Marino di essere un camorrista e di avere ucciso lui la figlia. Infine entra anche la Ricci che dopo essersi fatta spiegare la situazione manda Ciccone ad accompagnare Marino. La Ricci chiede a Vitale delle spiegazioni; lui dice che Marino ha dei precedenti come camorrista e che per colpa sua è morta una bambina e un proiettile ha ferito un ragazzo che passava di li. La Ricci dice che essere un camorista non esclude di poter essere anche una vittiima.

Vitale racconta a Sorrentino e alla De Rosa che sicuramente volevano ammazzare Alberto Marino e che non c'è stata nessuna rapina. Vorrebbe pedinarlo; ma è impossibile visto che la Ricci non stacca loro gli occhi di dosso già per la storia dell'assassino del padre. Vedendo Sciacca e Battiston arrivare, Sorrentino parla dietro. Sciacco lo sente, gli si avvicina e gli dice di parlargli sempre davanti se ha da dire qualcosa. La De Rosa chiede dell'interrogatorio del ragazzo e Battiston dice che il ragazzo non conferma la tesi della rapina di Marino e Vitale dice che questo è normale visto che Marino era un terrorista e che quello era un attentato a lui. Sia Sciacca, che Battiston dichiarano di non sapere nulla dei precedenti di Marino e questo da l'occasione a Vitale di sbeffeggiare battiston che però se la prende. I due vanno ben presto alle mani e vengono fermati dai colleghi. La Ricci che viene richiamata dal chiasso vede tutta la scena e fa una cazziata generale a tutti e dice che per combattere il crimine bisogna essere uniti e non uno contro l'altro e chi non è d'accordo con questo (riferendosi sopratutto a Battiston e Vitale) può anche chiedere il trasferimento.

Ricci, Vitale, Sciacca e Battiston stanno guardano Marino già nella stanza dell'interrogatorio dalla telecamera nascosta. Sono pronti a fargli ammettere che non c'è mai stata una rapina; ma che Ambrosino gli ha ucciso la figlia per vendicare l'uccisione della sorella di quindici anni prima. La Ricci manda Vitale a interrogarlo. Vitale gli parla di Ambrosino e lo spinge a confessare; ma Marino conferma la tesi della rapina e quindi Vitale torna sconfitto. La Ricci dice a Vitale di trovare Ambrosino e a Sciacca e Battiston di continuare ad indagare sulla tesi della rapina. WSciacca dice di obbedire, ma in realtà è convinto che Vitale abbia ragione.

Vitale va da Profeta e gli fa notare che i suoi uomini non stanno seguendo più le sue regole e che viene permesso che vengono uccise delle bambine piccolissime per vendetta. Vitale intima a Profeta di far quel che sa per riportare ordine tra i suoi uomini se vuole farsi rispettare.

I due uomini portano Ambrosino su una rupe, gli arraccano un peso al collo e si apprestano a sparargli in bocca (per poi buttarlo giù); quando Vitale e Sorrentino arrivano in tempo per fermarli e arrestarli. I due portano anche Ambrosino in commissariato.

In commissariato Vitale, Sorrentino e Ricci si apprestano a interrogare Ambrosino. Nel frattempo Battiston comunica alla Ricci che l'alibi di Cammarota è confermata e lui si trovava davvero fuori Napoli. Resta da scoprire chi gli ha rubato l'arma.

Ricci, Sorrentino e Vitale interrogano Ambrosino, ma lui non solo non confessa ma dice che è un incubo e che lui non è mai stato in quel posto e che non ha ucciso nessuno. Quando i tre ritornano dall'interrogatorio Battiston e Sciacca dicono che hanno risolto loro il caso. Indagando sull'arma hanno scoperto che il nipote di Cammarota (Rino Tirozzi) è compagno di classe di Roberto Miranda, il ragazzo compito di scriscio e che tutt'ora è in ospedale. Quindi l'attentato non era contro Marino, ma contro Miranda e Tirozzi avrebbe sbagliato il tiro. Resta da capire il movente.

Fusco fa una conferenza stampa in cui dice che sono stati arrestati due dei tre assassini della bambina e si cerca il terzo. Poi Fusco incontra la Ricci che gli dice di salutargli Sonnino. Fusco però non reagisce assolutamente. Poi la Ricci incontra Vitale e dice che comportandosi come una squadra si risolvono i casi. Vitale dice che dopotutto hanno risolto solo un caso e il mondo non si è mosso di un centimentro. La Ricci gli risponde "Un centimetro alla volta"

Vitale va a portare dei fiori vicino al negozio del padre dove si sono racconti i pensieri a lei dedicati. Poi esce il padre e Vitali andandogli incontro gli dice che è li per la figlia e non per lui, perchè è per gente come lui che Napoli è così.
30/03/2008 15:33
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Sorrentino scopre che la Ricci ha già sentito tutti i loro informatori registrati e lo riferisce a Vitale; il quale gli dice di avvertirne un'altro (non registrato) di testimoniare in un certo modo alfine di coprire l'alibi dello stesso Vitale che ha raccontato alla Ricci che è giunto a Sonnino per caso tramite una soffiata dello stesso informatore.

La Ricci appena vede Vitale lo chiama nell'ufficio e lo costringe a confessare il nome dell'informatore che gli ha dato la dritta su Sonnino. In realtà lui spara un nome a caso dovendo però dire uno non registrato. La Ricci obietta che devono essere tutti registrati e lui è costretto a cedere su questo.

Nell'appartamento in cui Coppola e Marciano sono alle prese con la ragazza dall'accappatoio verde arrivano Sciacca, Battiston e Vitale. Appena Vitale vede la ragazza, si fa riconoscere e lei subito diventa docile. La Marciano crede che sia stata violentata. La ragazza conferma, ma dice che non vuole andare in ospedale così Vitale promerttendolo gli prende una coperta e le dice di venire con lui.

Mentre Vitale cerca di reperire altre informazioni da Sorrentino; Battiston gli si avvicina e lui deve riattaccare. Segue un aspro confronto tra Battiston e Vitale; in cui i due si dichiarono rinnovata antipatia.

Sciacca sta interroganto Elena. Si viene a sapere che batteva e Vitale è riuscito a toglierla dalla strada e a trovargli un lavoro. Durante l'interrogatorio Sciacca cerca di far capire alla ragazza che solo dicendo chi è stato potrà essere protetta. In seguito arriva anche Vitale e dice alla ragazza che il collega ha ragione. Ma la ragazza gli rivelòa che è stata violentata da un cliente. Si è infatti licenziata dal lavoro che le aveva trovato perchè non le piaceva ed ha ricominciato a prostituirsi.

Vitale, Sciacca e Ricci sono presenti all'interrogatorio della ragazzina. Lei dice che non è la prima volta che picchiano Elena e per la verità non è l'unica a subire quella sorte. Ci sono un gruppo di uomini di numero variabile che richiede il piazzo sulla casa a tutte le persone di quel palazzo. Prima che possa dire altre cose arrivano i genitori e minacciano di avviare a procedure legali, se importunano ancora la figlia. Sciacca e Vitale vorrebbero trattenerla con la forza; ma la Ricci la lascia portare via dai genitori non volendole procurare altra sofferenza. Quando Vitale e Sciacca, però le spiegano cosa si intende per pizzo sulla casa la Ricci giura che questa le mancava; così accetta che Vitale indaghi attraverso i suoi informatori, ma con Sciacca e battiston alle calcagna.

Vitale, Sciacca e Battiston vanno da questi informatori; ma gli ultimi due restano fuori da un bar in cui Vitale entra. Vitale in quel bar incontra Profeta che però come al solito dice che non sa niente di chiede il pizzo alle case, pur ammettendo che è una cosa che non gli piace e che se trova chi fa questa cosa non si comporterà bene con loro.

All'uscita Vitale dice a Battiston e Sciacca che il suo informatore non ne sa niente e che quindi dovranno insistere con Elena.

Elena confessa a Vitale che due persone le sono venute a chiedere il pizzo per poter vivere a casa sua; ma lei quella volta non aveva i soldi da dargli; così prima e stata picchiata e poi siccome sapevano che prima batteva hanno detto che doveva dargli qualcos'altro.

Sciacca fa vedere delle foto segnaletiche al fine di farle riconoscere le due persone che l'hanno violentata. Nel frattempo la Marciano entra dicendo alla Ricci di aver trovato Ciccarelli. Poi la Ricci chiede a Ciccone di accompagnarla; ma lui le dice che non va con lei perchè ha capito che vuole incastrare Valente e lui non tradisce gli amici. Quando Valente vede uscire la Ricci chiede a Ciccone cosa è successo e lui solo dopo un pò gli confessa che lei sta andando da Ciccarelli. Valente fa a tempo ad avvertire Sorrentino, che si fa trovare fuori dalla questura assieme alla De Rosa si seguire la Ricci e di trovare Ciccarelli prima di lei. Sorrentino parte da solo, lasciando la De Rosa con Vitale. In seguito arriva Sciacca e consegna a vitale le schede dei due personaggi riconosciuti da Elena.

Vitale riesce a trovare i due uomini che hanno violentato Elena (che tra l'altro sono fratelli), ma riesce ad arrestarne solo uno.

La Ricci si complimenta con Vitale per l'arresto di un violentatore di Elena e approfitta per dirgli che ci sarà un'altro falco a subentrare a Finzi. Vitale ci rimane malissimo.
[Modificato da zon@ venerdi 30/03/2008 16:02]
30/03/2008 19:49
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Vitale, Sorrentino e De Rosa sono al mercato dove stanno cercando di arrestare un capo clan che sta vendendo una partita di armi. Sono ter mesi che sono sulle sue traccia. A un certo punto, però, una retata ordinata dalla Ricci per convincere i venditori ambulanti a regolarizzarsi fa fallire il piano.

La Ricci, dopo aver affrontato tutti i negozianti che non vogliopno regolarizzarsi; deve affrontare Vitale che entra come una furia nel suo ufficio raccontandole che grazie a una sua retata ha fatto fallire il suo piano. La Ricci le risponde che dovrebbe essere a conoscenza di tutto e che se lo fosse stata tutto questo non sarebbe successo.

Vitale dopo aver parlato con Fusco, riferisce a De Rosa e Sorrentino che dice che loro devono darsi una calmata perchè il dirigente è la Ricci. In quel momento sbuca proprio la Ricci, che sentendo quello che si sono detti conferma che le cose stanno prorio così. Non solo rincarando la dose dice a Vitale che finora ha fatto quello che ha voluto; ma da adesso in poi se vuole continuare così può cercarsi un'altro commissariato. Nel frattempo arriva Silla e si presenta alla Ricci e ai tre colleghi. M;a i tre colleghi non gli danno assolutamente retta.

Valenti, De Rosa e Sorrentino stanno facendo una riunione per capire il da farsi sul caso della compravvendita di armi. E' presente anche Silla, ma nessuno lo prende in considerazione. A un certo punto la Ricci bussa alla porta (che è bloccata da una sedia) e Silla che vorrebbe aprire viene fermato. Poi però va ad aprire Sorrentino. La Ricci annuncia che ha letto il prospetto del caso e visto che è di competenza di un'altra zona lo ha passato a colleghi di un'altra questura.

Vitale pur di seguire l'indagine sul traffico di armi da la maglietta di Maradona in cambio di informazioni a un agente della questura a cui è passato il caso (quella di Secondigliano).

Vitale annuncia ai colleghi falchi che l'indagine sulle armi è tornata da loro e fa vedere a tutti (tranne che a Silla) la scheda di un certo Saponangelo che è uno delle persone che vendervano le armi illegalmente. Inizia il blitz e mentre Silla e De Rosa restano di palo; Vitale e Sorrentino vanno arrestare il tizio. In casa sua non trovano nessuno. Saponangelo e nel di ditro e avvista la De Rosa e capisce che c'è la polizia. Riesce a sorprendere Sorrentino, ma a sua volta viene sorpreso da Vitale e quindi arrestato.

Vitale interroga Saponangelo, che però gli dice che lo avvertono sempre all'ultimo mmomento delle armi da vendere illegalmente. Vitale gli dice di tenersi a disposizione e di collaborare se non vuole problemi.

I falchi si preparano per mettere una cimice nell'autosalone dove si decisono i movimenti delle armi.Vitale dice alla De Rosa di farlo, ma vedendo che è in difficoltà Silla le va a dare un aiuto contro il parere dello stello Vitale (che non si fida di lui). Silla si finge il fidanzato della de Rosa e insieme riescono a mettere la cimice. Dopo l'operazione però Silla si prende il rimprovero di Vitale per aver preso un'iniziativa.

La De Rosa ascoltando attraverso la cimice le conversazioni che avvengono nell'autosalone scopre l'orario e il giorno della prossima consegna. I falchi così si fanno trovare pronti e partono all'azione. Vitale raccomanda a Silla di non prendere iniziative stavolta.

I falchi riescono a catturare i contrabbandieri dopo aver verificato che nelle casse che stavano scaricando si trovavano effettivamente armi.

Durante un'interrogatorio la mercante aggredisce la Ricci e la butta atterra mettendole le mani alla gola. Nel rialzarsi la vedono anche Vitali e Sorrentino che hanno arrestato i trafficanti di armi. Battiston la aiuta e la porta in un'altra stanza.
[Modificato da zon@ venerdi 30/03/2008 20:30]
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