Gabriele Coppola

E' il fratello dell'agente Coppola e vive assieme a lui e al padre in un basso a pochi metri dal commissariato.

Orfano di madre, vive di espedienti e come il padre che gestisce una sala scommesse non ha mai accettato la scelta del fratello di entrare in polizia ed è costantemente in conflitto con lui.

E' finita la giornata per tutti. Federico Coppola torna a casa e trova ad aspettarlo due faccie ostili del padre e del fratello; anzi quando lui si siede il fratello si alza e va via.

A vegliare la salma è rimasto soloun bambino piccolo. Coppola si avvicina a lui e gli chiede se era il fratello. Il bambino risponde di si, ma che comunque non veniva mai considerato da lui. Coppola dice che comunque è suo fratello e che deve volergli bene. A proposito di fratelli; si presenta quello di Coppola a salutare la salma. Federico dice al fratello che farà la stessa fine dei duopi amici ( e indica la salma) se continuerà così. Gabriele Coppola risponde che almeno gli amici si possono scegliere, i "fretelli infami" no. E l'occasione per insulti reciproci, che finiscono in mazzate. Il padre della vittima, infatti quando rientra li trova nel meglio del litigio.